lunedì 23 febbraio 2015

Febbre ma anche buone notizie

Ieri mi sono svegliata con un mal di gola terribile e ho scoperto di avere la febbre, yey.
Che poi la febbre adesso è troppo inutile.
Venerdì ho pure interrogazione di latino e devo studiare  centoventi di pagine di letteratura (aiutatemi).
Comunque, visto che ancora non avevo la più pallida idea di come fosse andato il coloquio ho chiamato STS.
La ragazza mi ha subito detto che aveva già chiamato i miei venerdì ma che non le avevano risposto.
Come al solito molto attenti alle chiamate.
Anyway, mi ha detto che ha parlato con la professoressa del colloquio, la quale le ha riferito che sono una ragazza educatissima, entusiasta e consapevole.
Inoltre ha detto che sono una ragazza molto più educata/matura rispetto alla maggior parte dei miei coetanei e che questa mia caratteristica l'ha colpita moltissimo(ve lo avevo detto che avevo fatto buona impressione, convinta lei!).
Poi ha detto che il mio inglese è medio-alto anche se secondo me ho fatto troppi errori nell'eltis test!
Ma va bene lo stesso, l'importante è averlo superato.
Mi ha detto di inviarle subito tutta la documentazione : lettera alla host family (che non ho la più pallida idea di come fare), le pagelle degli ultimi due anni e un documento che chiede cose molto simili a quello che vi era scritto nel questionario.
Le ho chiesto dell'accento scozzese perché mi ero terrorizzata dopo aver letto un blog di un ragazzo che si è stabilito in Scozia, il quale aveva scritto una guida sulle frasi che dicono sempre gli scozzesi.
Frasi come:
"Hou's aw wi ye?" ("Come stai?") 
"Dinnae ken" ("Non lo so")
Dire che sono demoralizzata è poco.
Però la ragazza mi ha detto di non preoccuparmi e che proverò la stessa difficoltà di quelli che andranno a Liverpool.
Ma io stento a crederci (sono una donna (donnna?) di poca fede).
Comunque ora devo proprio iniziare a studiare, 
See you soon!




domenica 22 febbraio 2015

Colloquio con STS

Mercoledì 18 sono andata a Catania per affrontare il colloquio.
Dalla città in cui vivo io ci vuole un'ora e mezza per arrivare così sono stata tutto il tempo in ansia.
Avevo paura che fosse difficile o che la professoressa che me lo avrebbe fatto mi prendesse in antipatia o di entrare nel pallone e non capire niente, così, mio padre, accorgendosi del mio terrore ha messo gli Arctic Monkeys (uno dei miei gruppi musicali preferiti) in macchina e ci siamo fermati ad un Autogrill, dove ho comprato le mie amatissime Haribo.
Quel giorno pioveva così tanto che non si vedeva niente, ma nonostante ciò siamo arrivati in anticipo.
Peccato che la casa della professoressa che mi doveva fare il colloquio si trovasse in una via sconosciuta di una zona remota di Catania.
Ma comunque abbiamo suonato con dieci minuti di anticipo al campanello, nonostante io fossi contraria e ci ha accolto una ragazza giovanissima e dolcissima.
E' stata gentilissima e mi ha offerto subito da mangiare e da bere che però io ho rifiutato.
Nel frattempo si era avvicinata una bimba di un anno e mezzo troppo bellina che mi ha fatto capire quanto vorrei che nella mia Host Family ci fosse un bimbo piccolo, io amo stare con i bambini!
Dopo vari convenevoli abbiamo cominciato con il questionario e la ragazza mi ha detto che prima mi avrebbe posto le domande in inglese, poi se non le avessi capite me le avrebbe riposte in inglese più lentamente e infine in italiano, se proprio non fossi riuscita.
Ha messo il foglio praticamente davanti ai miei occhi e ha incominciato a porre le domande lentissimamente, poi dopo qualche domanda ha capito che la capivo e che rispondevo così ha tolto il foglio e ha cominciato a parlare normalmente: è stata una scena esilarante.
Quindi non preoccupatevi affatto del questionario (ma anche del test) poiché, anche se non sapete niente, vi aiuteranno il più possibile.
Le domande erano sulla famiglia, un po' sulla personalità, sulla mia vita in generale, sul perché vuoi partire e quesiti del genere.
L'unica domanda che mi ha un po' sconvolta è stata questa: 'Fai un esempio di qualche volta in cui eri in una situazione nuova e hai saputo adattarti'.
Non sapevo davvero che rispondere e pure la ragazza diceva che era strana come domanda.
Il test è stato facilissimo, ma se proprio non riesci a farlo STS ti dà tre altre  opportunità, ma non ce n'è proprio bisogno, fidatevi.
Comunque consiste in tre differenti parti: una di listening, un'altra di vocabulary e l'ultima di reading comprehension.
La prima è sfiancante perché ripete le cose tre volte ad una lentezza assurda e non puoi neanche andare avanti prima che finisca di ripetere.
Durante questa fase mio padre è stato cacciato(come dice lui, ma non è affatto vero: la prof gli ha soltanto chiesto se si fosse annoiato e che ancora mancavano 2 ore e poi lui è scappato) e la ragazza ne ha approfittato per compilare il test della mia personalità secondo la sua impressione.
E visto che io mi annoiavo mentre ripeteva le stesse frasi per mezz'ora guardavo quello che scriveva ma purtroppo ho visto soltanto 'She's very nice' e poi i caratteri fisici di cui non capivo il senso, visto che poi dovrò mandare le foto.
Comunque finito il listening, ha tempo un'ora per fare le altre due parti che io ho finito in quindici minuti, quindi, vi giuro, non esiste cosa più semplice di quel test.
Però la prof mi ha detto 'un vero genietto' e mi sono sentita una potenza, ma poi  ho incominciato a pensare che magari non avevo visto pagine e forse per questo l'avevo finito così presto o che l'avessi finito tutto e che in realtà fossero tutte domande a trabocchetto. Sempre la solita ottimista.
Ma alla fine, aspettando che arrivasse mio padre mi sono messa a giocare con la bambina perché nel frattempo era arrivata una ragazza che faceva lezioni private con la professoressa.
E comunque penso di aver fatto buona impressione su di lei, perché continuava a dirmi 'che carina che sei' e a sorridermi.
E io che ero spaventata che mi capitasse una zitella acida (vedi mia prof a scuola)!
comunque alla fine mi ha augurato buona fortuna (che carina) e sono ritornata a casa  fradicia,con un mal di testa assurdo, ma felice.
Peccato che l'unica cosa che mi ha detto sulla Scozia è stata che hanno un accento un po' partcolare e all'inizio non facile da comprendere.
Comunque adesso sono lo stesso un po'preoccupata perché ancora STS non mi ha chiamata per comunicarmi il risultato, ma in caso lo posso ripetere, no? In ogni caso credo che lunedì chiamerò, sono sempre super gentili!




giovedì 12 febbraio 2015

Scotland

Sì,ok, non sono per niente brava nella creazione di blog e tutto quanto riguardi l'informatica, ma sorvoliamo, vi prego.
E neanche nelle presentazioni a quanto pare, allora, ricominciamo da capo?
Mi chiamo Laura, ho sedici anni, frequento il terzo anno di un liceo classico, vivo a Messina e il prossimo anno partirò come Exchange Student.
Probabilmente ho maturato l'idea di voler partire già da quando ero piccola: ogni volta che pensavo alla mia vita nel futuro, la immaginavo all'estero.
Poi, l'anno scorso il migliore amico di mio fratello è partito per l'America e così ho deciso che anch'io avrei fatto quest'esperienza.
Quest'estate mi sono ritrovata a parlare inglese al telefono per ore intere, davanti ai miei genitori. Ed è stato quel giorno che mia mamma si è complimentata con me per l'inglese e poiché lei la lingua la sa a livello di una madreligua mi sono quasi commossa(anche perché mia mamma non mi fa mai complimenti).
Così mio padre, di sua iniziativa, ha detto che mi avrebbe mandato per un anno all'estero.
Quest'anno però ho dovuto combattere e discutere davvero moltissimo con i miei genitori affinché mi facessero partire.
Comunque alla fine sono riuscita a convincerli a farmi andare un quadrimestre in Scozia!
Partirò con STS (che consiglio vivamente) e la ragazza con cui ho parlato mi ha praticamente assicurato che andrò a Dalkeith, a 12km e quindi (con il bus) a solo una sterlina e trenta di distanza da Edinburgh.
Non potete capire la mia felicità.
Innanzitutto la cittadina è bellissima, tutta antica! E poi la vicinanza ad Edimburgo mi rende troppo contenta.
Edimburgo è la città dei miei sogni e l'ho capito soltanto poco tempo fa.
Infatti, fino a qualche settimana fa ero convintissima che sarei voluta andare in Inghilterra, con il suo inglese perfetto, le sue abitudini e tutto il resto.
Solo quando sono stata praticamente obbligata ad andare in Scozia ho capito che era lì che in realtà volevo vivere quest'esperienza.
Nonostante l'accento un po' troppo spiccato, ho pensato a quando due anni fa sono andata in Scozia. Ho ricordato  quanto mi avesse affascinato il castello, l'Old Town, la casa degli scrittori, la Princes street, la natura o semplicemente l'aria e l'atmosfera  che si respirava. Mi sentivo in una fiaba.
Nonostante le mie iniziali remore sugli scozzesi, ho trovato Edimburgo e il suo popolo più raffinato degli inglesi, e questo è tutto dire. E quando sono andata, pochi giorni dopo, a Londra, sono rimasta quasi delusa dalla città, ormai troppo innamorata della Scozia.
In effetti in Scozia sembra che il tempo si sia fermato al medioevo, ma al tempo stesso è così open-minded e tecnologica che l'unica tua reazione a questo connubio  può essere solo meraviglia e ammirazione.
Credetemi, mi brillano gli occhi.
Va bene, dopo questa mia digressione folle e insensata voglio informarvi su come penso che articolerò questo blog: poiché sulla Scozia vi sono davvero pochissimi Exchange Student (anzi, forse, ce n'è uno solo) cercherò di inserire più informazioni pratiche possibili, e  di scrivere in ogni post qualcosa sulla vita scozzese e le sue abitudini, e di certo non mancheranno le mie (s)venture e i miei sfoghi altamente bipolari.
Dopo questo post inutile sciverò cose più interessanti,ve lo giuro,se siete interessati a qualcosa in particolare, commentate qui sotto, cercherò di essere il più esauriente possibile!




A presto,
Luxaara